Abstract
Nel saggio si pone l'attenzione l'impronta lasciata dall'arte italiana nel Nuovo Regno di Granada tra XVI e XVIII secolo, e con alcune incursioni al XIX secolo. Lo studio parte dalla rassegna dei principali artisti provenienti dalla Penisola italiana giunti in Terra Ferma, tra i quali vanno ricordati i pittori Angelino Medoro e Francesco Pozzo, oltre che gli architetti e scultori, soprattutto legati ai cantieri della Compagnia di Gesù, Giovan Battista Coluccini, Venanzio Gandolfi e Marco Guerra. Il saggio prosegue con l'esame di oggetti artistici e di lusso, molti dei quali inediti, che testimoniano il proficuo e continuo arrivo di opere italiane nel Nuovo Regno di Granada durante tutta l'Età Moderna. Altri veicoli di diffusione dei modelli italiani furono le stampe e i trattati di architettura che riscossero un largo successo tra gli artisti locali che, come dimostrato in inediti esempi, ne trassero numerose copie. Infine è indagato il fenomeno della penetrazione in Nuova Granada ...
Nel saggio si pone l'attenzione l'impronta lasciata dall'arte italiana nel Nuovo Regno di Granada tra XVI e XVIII secolo, e con alcune incursioni al XIX secolo. Lo studio parte dalla rassegna dei principali artisti provenienti dalla Penisola italiana giunti in Terra Ferma, tra i quali vanno ricordati i pittori Angelino Medoro e Francesco Pozzo, oltre che gli architetti e scultori, soprattutto legati ai cantieri della Compagnia di Gesù, Giovan Battista Coluccini, Venanzio Gandolfi e Marco Guerra. Il saggio prosegue con l'esame di oggetti artistici e di lusso, molti dei quali inediti, che testimoniano il proficuo e continuo arrivo di opere italiane nel Nuovo Regno di Granada durante tutta l'Età Moderna. Altri veicoli di diffusione dei modelli italiani furono le stampe e i trattati di architettura che riscossero un largo successo tra gli artisti locali che, come dimostrato in inediti esempi, ne trassero numerose copie. Infine è indagato il fenomeno della penetrazione in Nuova Granada di peculiari culti ed icono- grafie italiani, o più specificatamente romani, come quello della Madonna della Strada, nonché la diffusione delle reliquie.
Descripción
The essay investigates the imprint left by Italian art within the territory of the New Kingdom of Granada between the 16th and 18th centuries, and with some incursions to the 19th century. The study starts from the review of the main artists from the Italian peninsula arrived in the Tierra Firme, including painters Angelino Medoro and Francesco Pozzo, as well as architects and sculptors, especially related to the Society of Jesus, Giovan Battista Coluccini, Venanzio Gandolfi and Marco Guerra. The essay continues with the examination of artistic and luxury objects, many of which unpublished, which testify to the fruitful and continuous arrival of Italian works in the New Kingdom of Granada throughout the Modern Age. Other vehicles of diffusion of the Italian models were the engravings and the treatises of architecture that had a wide success among the local artists who, as demonstrated in the unpublished examples, drew copies. Finally, the phenomenon of the penetration into New Granada of peculiar Italian cults and iconographies, or more specifically Roman ones, such as that of the Madonna della Strada, is investigated, as well as the diffusion of relics.